Ci sono diverse cause per cui il tuo bambino ha delle macchie sui denti, anche se sono denti da latte. I rimedi sono spesso alla portata di tutti e la prevenzione della comparsa di queste macchie è più semplice di quel che credi.
In questo articolo suddividerò per colore le macchie che possono comparire sui denti per bambini, così da facilitarne la comprensione e ricerca.
Macchie gialle sui denti dei bambini: cause, rimedi e prevenzione
Su questo argomento ho già creato un video, che ti consiglio di guardare subito se vedi che il tuo bambino ha i denti gialli. In questo video parlo dei quattro principali motivi per cui il tuo bambino potrebbe avere i denti così macchiati. Ti consiglio subito anche quattro soluzioni da mettere in pratica per risolvere questo fastidioso inestetismo.
Come dico nel video, nella maggior parte dei casi le macchie gialle sui denti dei bambini sono causate da scarsa igiene orale quotidiana. Quando la placca, il cibo e lo sporco non vengono rimossi correttamente, nel tempo si accumula il tartaro. Anche se è solo uno strato sottile, presto prenderà un colore giallastro, a causa del cibo mangiato.
Il rimedio più efficace per eliminare la presenza di tartaro è prenotare un appuntamento di igiene orale professionale per il tuo bambino. Negli studi in cui lavoro, mi capita spesso di fare la pulizia dei denti a bambini che hanno solo 4 o 5 anni. Parlane con il dentista che segue il tuo bambino, ma vedrai che non è mai troppo presto per fare la prima seduta con l’igienista!
Per prevenire la comparsa di macchie gialle sui denti del tuo bambino, aiutalo tu a spazzolarsi i denti. Usa uno spazzolino di qualità, da sostituire regolarmente. Passagli il filo ogni giorno per rimuovere lo sporco anche dagli spazi interdentali. Usa un collutorio e un dentifricio adatto alla sua età.
Queste sono indicazioni semplici, che ormai tutti conosciamo. So bene che non è sempre facile mettere in pratica tutto alla perfezione. Per questo motivo, lasciati aiutare dall’igienista dentale, che saprà darti indicazioni personalizzate sulla situazione specifica del tuo bambino.
Macchie nere sui denti dei bambini: cause, rimedi e prevenzione
Le macchie nere sui denti dei bambini spesso sono un vero e proprio problema, da risolvere con l’aiuto del dentista. Grossomodo possiamo identificare tre tipologie di macchie nere: le carie, i solchi neri dei molari e le black stain.
LE CARIE
Le macchie nere sui denti, nella maggior parte dei casi sono carie da curare immediatamente perché, se la carie è già nera, significa che è in una fase molto avanzata. In questo caso, una volta avuta la diagnosi dal dentista, l’unica soluzione è otturare il dente. Non esistono altri rimedi efficaci o soluzioni fai da te che possano risolvere il problema.
I SOLCHI NERI DEI MOLARI
Può capitare che, dopo una visita di controllo, il dentista di tuo figlio ti dice: “ricontrollerò quel solco scuro sul molare tra sei mesi“. Questo significa che i batteri hanno iniziato a formare una carie sul dente, ma è ancora troppo presto per intervenire con una otturazione.
Il dentista non ti sta prendendo in giro e se tu e il tuo bambino sarete bravi e meticolosi con l’igiene quotidiana, vedrai che non sarà necessario intervenire con una otturazione. Rimane comunque necessario far ricontrollare quel solco regolarmente dal dentista. Non è possibile capire a casa se la situazione è peggiorata o meno.
LE BLACK STAIN
Se invece noti che il tuo bambino ha delle macchie puntinate nere lungo tutto il margine delle gengive, potrebbero essere le cosiddette “black stain”. Sono causate da batteri cromogeni che pigmentano lo smalto durante il loro metabolismo. Di per sé sono batteri innocui, ma causano delle inestetiche righe nere vicino alle gengive.
Per rimuovere queste macchie è sufficiente effettuare una seduta di igiene orale professionale e seguire con cura i consigli personalizzati dell’igienista dentale.
Macchie bianche sui denti dei bambini: cause, rimedi e prevenzione
Spesso le macchie bianche sui denti dei bambini rappresentano un inizio di carie. Sono difficilissime da notare a casa in autonomia. Infatti sono necessari la luce, l’esperienza e l’occhio clinico di un dentista esperto. Anche in questi casi la lesione è da curare immediatamente, prima che si allarghi ulteriormente.
Spero con questo articolo di esserti stata utile. Ricordati sempre di portare il tuo bambino dal dentista almeno due volte all’anno, perché la maggior parte delle macchie sui denti nascondono dei veri problemi. Purtroppo però quando sono ben visibili da un occhio inesperto, significa che il problema si è allargato già troppo. Prevenire con delle visite approfondite dal dentista è meglio che curare!
Molti bambini, purtroppo, hanno paura del dentista. Negli studi in cui lavoro, mi capita spesso di visitare bambini intimoriti o addirittura terrorizzati e che non si staccano nemmeno dalle gambe dei genitori. Con l’articolo di oggi sono qui per tranquillizzarvi e per dirvi che superare la paura del dentista è possibile. Spesso ci vuole tempo, ma è possibile aiutare i bambini a vivere al meglio l’appuntamento dal dentista. Oggi voglio proporti alcune strategie che possono funzionare anche con il tuo bambino.
Partiamo intanto da una premessa importantissima: se durante la prima visita, tuo figlio ha male in bocca, è plausibile che le volte successive associ il dentista al dolore. Ti consiglio quindi di prenotare per tuo figlio il primo appuntamento dal dentista in un giorno in cui sta bene e non ha dolori in bocca.
Abituarsi ad andare regolarmente dal dentista aiuta a superare la paura
Ipotizziamo invece che tuo figlio sia già stato dal dentista per la prima volta. Una tecnica invincibile per aiutare il tuo bambino a superare la paura del dentista è abituarlo a questo appuntamento. Più tuo figlio si abitua all’ambiente, meno intimorito e impreparato sarà nel tempo. Più appuntamenti riuscirà a concludere con successo, più memorizzerà che l’appuntamento dal dentista è semplice, veloce e assolutamente indolore.
Se riesci a prendere l’abitudine di portare con regolarità tuo figlio dal dentista, vedrai che lo vivrà come un appuntamento sempre meno spaventoso. È quindi importante abituare il bambino ad andare dal dentista due o più volte all’anno, perché questo aiuta a rendere questo appuntamento routinario e non straordinario.
È importante che il genitore sia tranquillo, per aiutare il bambino a superare la paura del dentista
Una volta in studio, il bambino ha bisogno soprattutto della calma di chi lo ha accompagnato. Se devi chiarire con il dentista alcune preoccupazioni, ansie o dubbi, cerca di farlo in un momento in cui tuo figlio non ti possa sentire. Se il tuo bambino è già seduto nella poltrona del dentista e tu cominci a spiegare le tue paure, queste sensazioni gli vengono sicuramente trasmesse.
Quindi, il giorno che telefoni per fissare l’appuntamento, comincia già a spiegare alla segretaria i tuoi dubbi. Saprà fin da subito aiutarti dando indicazioni chiare e precise, siccome sicuramente le sarà già capitata una situazione simile. Anche questa telefonata deve essere fatta senza che il bambino senta la conversazione.
In alternativa, si può chiedere alla segretaria se, il giorno dell’appuntamento, l’assistente può stare fuori pochi minuti con il bimbo, mentre esterni le tue preoccupazioni al dentista. Queste chiacchiere veloci aiutano molto perché aumentano la serenitàe permettono di costruire un ottimo rapporto di fiducia.
Spesso è il dentista che sa come far superare gradualmente la paura al tuo bambino
Quando porti tuo figlio dal dentista, potrebbe essere difficile farlo sentire a suo agio. Ma non preoccuparti, ci sono tante cose che il dentista può fare per aiutare il tuo bambino a superare la paura. Ad esempio, potrebbe chiederti di tenere la mano o il piedino del tuo bimbo durante la seduta. Altre volte, specialmente se il bambino è più grande, è sufficiente il contatto visivo, anche se a distanza. Infatti spesso è sufficiente la presenza del genitore all’interno della stanza in cui avviene la visita odontoiatrica.
Se invece il tuo bambino è molto piccolo ed è intimorito da questa nuova esperienza sulla poltrona del dentista, ci sono altre tecniche che il dentista può usare per aiutare a metterlo a proprio agio. Potrebbe farti sdraiare sulla poltrona e farti tenere tuo figlio in braccio, sdraiandovi entrambi sulla schiena. In questo modo, il tuo bambino si sentirà più rilassato e protetto, essendo a contatto fisico con te.
Il protossido d’azoto per aiutare i pazienti che hanno paura.
Molti dentisti pediatrici hanno a loro disposizione il protossido d’azoto, come tecnica per aiutare i bambini a superare la paura.
Il protossido d’azoto è un gas inodore e incolore, che il piccolo paziente respira direttamente da una mascherina appoggiata sul naso. Questo gas riesce a tranquillizzare il bambino, tenendolo comunque sveglio e collaborante. In questo modo il dentista riesce a completare il trattamento, sapendo di poter lavorare insieme al bambino completamente rilassato. L’utilizzo del protossido d’azoto viene infatti chiamato “sedazione cosciente” ed è fantastico per aiutare il bimbo a superare la paura del dentista.
Solitamente ha un costo aggiuntivo rispetto alla seduta classica, ma l’enorme vantaggio è che permette di concludere comodamente anche i trattamenti un po’ più lunghi. Nella pratica è una procedura molto semplice: il bambino si sdraia in poltrona, gli viene appoggiata una mascherina sul naso, e per tre minuti gli viene chiesto di respirare solo dal naso. Pian piano la sedazione cosciente comincia a fare effetto, e sembra che il bambino sia un po’ tra le nuvole e si nota subito un rilassamento muscolare di tutto il corpo. A questo punto, mantenendo la mascherina sul naso per tutto il trattamento, il dentista conclude il lavoro senza che il bambino si accorga di nulla.
Il protossido di azoto ha un effetto rapido e sicuro, e una volta interrotta la sua somministrazione, il gas si dissolve rapidamente nel sangue e non lascia residui nel corpo. Il piccolo paziente avrà la sensazione di aver completato la seduta rapidamente e senza paura.
Premiare la collaborazione
Soprattutto durante i primi appuntamenti dal dentista, è di grande aiuto riconoscere al bambino quando riesce a collaborare e completare i trattamenti senza ostacoli. Il dentista pediatrico è pronto anche per questo, perché a volte è proprio lui che premia i bravi pazienti alla fine della seduta. Alcuni dentisti pediatrici hanno palloncini colorati, attestati da personalizzare con il nome o cassetti pieni di regalini tra cui il bimbo può scegliere. È difficile invece che un dentista generico pensi a queste ricompense per i più piccoli.
Il regalo però non deve essere usato come ricatto, ma sempre come incoraggiamento a essere bravi. Non deve essere mai usata la frase “se non fai il bravo, nessuno ti darà un regalo”, perché si caricano troppe aspettative sul bambino, che a volte non sa nemmeno quale debba essere il comportamento più corretto. Invece è meglio dire “mi hanno detto che c’è un premio per chi ascolta bene il dentista”, perché con questa frase si dà un solo compito semplice e preciso, ovvero di ascoltare.
Ogni tanto è giusto che il genitore faccia un regalo, soprattutto dopo aver eseguito trattamenti molto lunghi. L’obiettivo del regalo è quello di far tornare a casa il bimbo con un pensiero positivo legato all’esperienza odontoiatrica. È importante però che la ricompensa non ci sia tutte le volte che si va dal dentista. Le prime sedute devono essere premiate, poi gli appuntamenti devono diventare nel tempo un’esperienza normale e non straordinaria. Un altro accorgimento è quello di enfatizzare a casa la bella seduta dal dentista appena fatta, lasciando che il bimbo racconti al papà, alla mamma, ai nonni e agli amici la sua esperienza e le belle emozioni.
Consiglio extra: un amico per superare la paura
Altre volte invece è sufficiente che il bimbo stringa a sé il suo pupazzo o giocattolo preferito. Questo, se non è troppo ingombrante, si può portare durante le visite perché aiuta il bambino a sentirsi più coraggioso. Può anche essere usato dagli operatori come tramite per comunicare con il bimbo intimorito, per procedere poi in tutta tranquillità con i lavori.
Con questo articolo spero di esserti stata utile e di averti aiutato a superare la paura del dentista insieme al tuo bambino.
Photo credits: mohamed abdelghaffar – Pexels
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Il dentista ha appena inserito nel preventivo per tuo figlio una pulizia dei denti e durante il tragitto verso casa ti sono balzate per la testa una marea di domande? È normale porsi degli interrogativi, a maggior ragione sui propri bambini, ed è normale voler capire se questo dentista non stia esagerando un po’ con tutti questi trattamenti… Andiamo quindi a rispondere alle domande più frequenti sulla pulizia dei denti dei bambini.
A cosa serve la pulizia dei denti?
Probabilmente sai già che la pulizia dei denti si può chiamare in diversi modi: detartrasi, ablazione del tartaro, igiene orale professionale. Il concetto è sempre lo stesso: rendere la bocca del tuo bambino perfettamente pulita. L’igienista non si concentrerà soltanto sul tartaro, ma anche su placca, macchie, residui di cibo e tutto quello che è rimasto nascosto nelle oscure segrete della bocca del tuo bambino. Non è solo un discorso estetico, ma anche terapeutico: quando la bocca del tuo bambino è pulita, è anche in salute.
Se sei riuscito a trovare uno studio pedodontico con l’igienista, hai fatto bingo! Hai trovato un professionista che ha scelto di lavorare con i bambini, non un igienista a cui è capitato per caso in agenda un paziente molto piccolo.
Perché bisogna fare la pulizia dei denti?
L’igienista è il professionista che si occuperà della pulizia dei denti del tuo bambino ed è incredibilmente allenato a ricavare moltissime informazioni da una semplice seduta con tuo figlio:
Educa il piccolo paziente e i genitori alla corretta igiene della bocca;
Vede dove si accumula la maggior parte dello sporco, quindi capisce dove è importante migliorare l’uso dello spazzolino;
Valuta se è il caso di cambiare dentifricio, per usare un prodotto più indicato per i denti del tuo bambino;
Calcola il momento giusto per insegnare al piccolo paziente l’utilizzo corretto di nuovi strumenti, come il filo interdentale, lo scovolino o lo spazzolino elettrico;
Determina dosi e frequenza di applicazione del fluoro, sotto forma di dentifricio, gel o vernici;
Analizza le abitudini alimentari (sapendo bene di non essere nutrizionista) e fornisce qualche consiglio per migliorare la salute dei denti;
Compila e aggiorna costantemente la cartella clinica, ad esempio contando i denti da latte ancora presenti in bocca;
Valuta, insieme al dentista, la salute dei denti, delle gengive, della lingua, delle guance e delle labbra; poi considera anche la postura, la masticazione e la deglutizione, intercettando quelle particolarità da segnalare al dentista;
Agisce in maniera personalizzata in base all’età del piccolo paziente;
Sa quali strumenti professionali usare per la bocca del tuo bambino;
Mamma mia quante cose che devo pensare mentre lavoro! Non ci avevo mai fatto caso che fossero così tante! La bocca del tuo bambino deve essere guardata a 360° ogni volta che entra nello studio odontoiatrico; sia il dentista che l’igienista hanno l’occhio clinico allenato a prestare attenzione a ogni dettaglio.
Quando fare la prima seduta d’igiene orale professionale?
Nello studio in cui lavoro a Fiorano Modenese, mi capita anche di fare la pulizia dei denti a bambini che hanno solo tre o quattro anni. Questi sono pazienti piccolissimi, che a volte hanno macchie, tartaro e tanta placca da rimuovere. Quando il dentista propone un appuntamento per fare la pulizia dei denti al tuo bambino, non è mai solamente per togliere il tartaro, ma anche per migliorare e attuare tutti gli aspetti di cui parlavamo prima. Possiamo tranquillamente dire che non è mai troppo presto per prenotare un appuntamento per una pulizia dei denti per il tuo bambino.
E i denti da latte?! Fare l’igiene orale professionale ai bambini non crea danni né alla salute, né alla bocca, né allo smalto, nemmeno quando ci sono ancora denti da latte. L’igienista userà pochi e semplici strumenti, in maniera talmente delicata che il bambino non si accorgerà di nulla. La pulizia dei denti può essere completamente indolore, sia negli adulti che nei bambini; anzi, correggiamo pure: La pulizia dei denti deve essere completamente indolore, sia negli adulti che nei bambini.
Cosa succede durante la pulizia dei denti dei bambini?
Non importa di per sé quali siano gli strumenti usati dall’igienista, io stessa cambio di continuo, in base a chi è il mio piccolo paziente.
Quando io faccio la pulizia dei denti a un bambino, non mi do come unico obiettivo incondizionato di togliere tutto il tartaro, ma come prima cosa secondo me il piccolo paziente deve stare bene. Quindi tratto i bambini amorevolmente, come fossero miei nipoti, cerco di conoscerli, chiedo quale sport fanno, come va a scuola, qual è il gioco preferito ecc… Siccome il mio rapporto con questi bambini durerà a lungo, devo essere sicura di farmeli amici!
Quando vedo che il bambino è molto impaurito dalla pulizia dei denti, mi concentro proprio su instaurare un rapporto con loro. Il “togliere tartaro” passa quasi in secondo piano in queste situazioni. Sono davvero convinta che far uscire un piccolo paziente con un sorriso pulito, ma terrorizzato a vita, sia il fallimento più grande che ci sia. Nella maggior parte dei casi, comunque io e il mio piccolo paziente riusciamo a portare a termine la missione in maniera impeccabile!
Ogni quanto ripetere l’appuntamento della pulizia dei denti?
Anche ai bambini i denti si sporcano regolarmente, quindi altrettanto regolarmente devono essere puliti da un professionista. Per farti un esempio di come gestisco i richiami d’igiene dei bambini, facciamo un paio d’ipotesi:
Ho in agenda un appuntamento con un bambino di sette anni che ha molte macchie, tartaro e placca. Infatti, né lui né i suoi genitori sanno bene come affrontare il mondo degli spazzolini. Questo è un bambino che rivedrò dopo solo un meseper vedere se, seguendo i miei nuovi consigli, comincia a cambiare qualcosa. Più miglioramenti noto nel tempo, più allontanerò i richiami successivi.
Lo stesso giorno ho un appuntamento con un altro bambino, sempre di sette anni, che fa le pulizie dei denti con me da 3 anni e a casa il fratello maggiore spesso lo aiuta a spazzolare meglio i denti prima di andare a letto. Questo è un bambino che vedo per la pulizia dei denti ogni 9 mesi circa.
Questi due piccoli pazienti hanno la stessa età, ma due situazioni talmente diverse che devo vederli con frequenze personalizzate per forza di cose.
Quanto tempo dura e quanto costa una pulizia dei denti a un bambino?
Fare la pulizia dei denti a un bambino richiede meno tempo rispetto a un adulto. Se l’igienista è già abituata a lavorare con i bambini, ci vogliono solo 15-20 minuti a rimuovere tutto il tartaro. Sappiamo che l’appuntamento non si conclude qui però. Ci sono sempre tante altre minuzie da sistemare e questi dettagli di solito prendono altrettanto tempo. Un appuntamento per una pulizia dei denti di un bambino dura tra i 30 e i 45 minuti e dipende dalle abitudini dello studio dentistico.
Anche il prezzo oscilla. Diciamo che varia dai 70 ai 150 euro.
Facciamo qualche esempio: un richiamo semplice d’igiene orale professionale a un bambino che seguo da diversi anni ha un prezzo inferiore rispetto a una prima seduta. Una pulizia dei denti in provincia di Modena ha un prezzo più basso rispetto a uno studio in centro a Milano. A volte all’interno dello stesso studio i prezzi possono cambiare in base alle piccole differenze di prestazione.
Con questo articolo spero di averti aiutato a snocciolare approfonditamente tutte le domande che possono esserti venute in mente, e magari averti fatto riflettere su dettagli a cui non avevi mai prestato attenzione. Se hai altri dubbi, scrivimi pure in privato, trovi qui tutti i miei contatti 😛
Immaginiamo una bella giornata al mare, la gita con i compagni di classe, una domenica dalla nonna o un intero giorno tra auto, aereo e treno per raggiungere la città della vacanza che finalmente è arrivata. Tutti questi scenari hanno una cosa in comune: non c’è la possibilità di prendersi cura dei denti dei propri bambini. Anche se ti auguro di pensare ad altro, e non solo ai denti in questi momenti, ecco qualche semplice consiglio per prenderti cura dei denti di tuo figlio anche fuori casa.
Prima di uscire
Per cominciare alla grande questa giornata fuori casa, spazzola perfettamente i denti al tuo bambino prima di uscire e non dimenticare di passare anche il filo interdentale. Più sono puliti i denti del tuo bambino, più sarà facile rinfrescare la bocca con piccoli accorgimenti nell’arco della lunga giornata che avete davanti. Se non sai come usare il filo interdentale nei bambini, ti spiego tutto nel mio video che trovi qui sotto. ⬇⬇
Cosa bere e cosa mangiare per la salute dei denti del tuo bambino
Durante la giornata fuori casa, fagli bere molta acqua, perché aiuta a sciacquare via i batteri e gli zuccheri dalla bocca. È quindi un metodo a costo zero per prendersi cura dei denti di adulti e piccini. Prediligi sempre l’acqua rispetto a sorseggiare succhi di frutta, bibite gassate e acque aromatizzate, che contengono zuccheri dannosi per la salute generale e per la bocca.
A pranzo mangiate pure quel che volete, non sono qui per dare restrizioni alimentari, la vita bisogna godersela, soprattutto nelle giornate diverse dalla solita routine settimanale. Per prenderti cura dei denti di tuo figlio, potete finire il pasto con una bella mela croccante, sicuramente meglio rispetto a una merendina al cioccolato. Infatti tutti i cibi croccanti hanno un reale potere pulente. Ci hai mai fatto caso?
Per la salute della bocca, è importantissimo fare delle pause e non smangiucchiare tutto il giorno. Ti spiego subito il motivo: alla fine di un pasto completo, il pH della bocca sarà acido per circa mezz’ora. La saliva infatti non è solo acqua, ma contiene tanti sali minerali che hanno una azione fondamentale da questo punto di vista. Nella mezz’ora successiva al pasto, i sali minerali ripristinano quindi il pH della bocca. Se noi mangiamo anche solo una piccola caramella, questo processo ricomincia da capo. Se continuiamo a mangiare una caramellina ogni tanto, la bocca rimarrà acida per tutta la giornata. Una fantastica ricetta per corrodere i denti!
Come pulire i denti ai bambini fuori casa
In tutta sincerità, è difficile che io abbia in borsa con me un kit con lo spazzolino portatile, siccome non sono una grandissima fan del “mi lavo i denti dove capita”. Sarà che gli spazzolini da viaggio mi massacrano le gengive e sarà che sputare nei lavandini degli altri non è il mio sport preferito. Sono pignola? Forse sì, ma sono molto tranquilla perché ho sempre in mente l’ultimo consiglio che ti darò alla fine dell’articolo.
Innegabile il fatto che fuori casa, quando non c’è lo spazzolino, c’è Daygum Protex. Il chewing gum, essendo gommoso, può intrappolare e rimuovere i piccoli residui di cibo e parte della placca batterica superficiale. Inoltre contiene xilitolo, che è uno zucchero che addirittura previene le carie. Leggi qui gli altri benefici del masticare chewing gum.
Tre consigli extra
Se sei fuori casa perché tuo figlio partecipa ad attività sportive, partite o gare, incoraggia il tuo bambino a usare il paradenti durante questi momenti. Con questo articolo infatti non pensiamo solo alle carie, ma anche a prevenire i traumi dentali, comuni nei bambini in età prescolare, fino all’adolescenza. Il paradenti funge da cuscinetto in caso di urti, gomitate e cadute accidentali. Alcuni degli sport a rischio sono: pallacanestro, pallavolo, calcio, sci, skateboard, equitazione, ma anche il nuoto (per i pavimenti scivolosi intorno alla piscina).
Un altro accorgimento per prenderti cura della bocca di tuo figlio mentre sei fuori casa è avere un gel disinfettante mani sempre con te. Che sia per togliere un dente da latte che dondola, per passargli il filo interdentale, per controllargli una afta o il morsicotto che si è appena dato sulla lingua, abbiamo imparato in questi anni che è davvero importante lavarsi le mani prima di portarle alla bocca.
Un altro prodotto che puoi tenere nello zaino è Cariex (puoi comprarlo su Amazon cliccando qui). Due o tre spruzzi ti permettono di rinfrescare la bocca e, grazie al bicarbonato, riesci a ristabilire il pH salivare. Semplicissimo da usare, occupa poco spazio e non necessita di acqua! Cosa vuoi di più dalla vita?
Una volta tornati a casa
Siamo arrivati all’ultimo punto. Ultimo ma non meno importante! A fine giornata, prima di andare a letto, spazzola i denti e la lingua del tuo bambino con cura, passa il filo interdentale e fai un impacco al fluoro. In questo modo elimini tutta la placca, i batteri e i residui di cibo che si sono accumulati durante la giornata, attorno ai denti, sulla lingua e in mezzo agli spazi interdentali. Aggiungendo il fluoro e lasciandolo agire per tutta la notte, proteggi e rafforzi lo smalto dei denti definitivi e da latte.
Sono solo alcune cose che puoi fare per aiutare tuo figlio a prendersi cura dei suoi denti quando siete fuori casa. È sempre importante educare i bambini sull’igiene orale e insegnare loro come prendersi cura dei loro denti in modo indipendente, in questo modo quando cresceranno, potranno avere ottime abitudini stabili per tutta la vita.
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Il dermatologo consiglia di controllare periodicamente i nei, anche a casa, per vedere se cambiano di forma, colore e dimensione. Io invece ti spiego come si fa a controllarsi da soli la bocca davanti allo specchio.
La cosa più importante è controllare che non ci siano asimmetrie da destra a sinistra e cambiamenti improvvisi. Questi sono da far controllare subito.
Tocca con le dita di entrambe le mani tutta la zona del collo, dietro alle orecchie e sotto al mento. Non ci devono essere rigonfiamenti e deve essere tutto simmetrico.
Apri la bocca e tira fuori la lingua. Guardala sopra, sotto, ai lati e dove si appoggia. Se c’è una patina bianca o marrone, prendi lo spazzolino e puliscila. Sulla lingua non ci devono essere macchie, rossori o zone gonfie.
Guance e labbra devono essere lisce, morbide e rosa sia all’esterno che all’interno. Tira le labbra e controlla che sia tutto omogeneo.
Le gengive devono essere belle rosa e non devono mai sanguinare. Le gengive sane non sanguinano, neanche quando passi il filo interdentale. Se sanguinano, è l’ora di fare una seduta di igiene professionale.
I denti (che siano veri o finti) non devono dondolare. In realtà tutti i denti hanno una leggera mobilità, simile a quando premi un’unghia sul tavolo: serve da ammortizzatore.
Per quanto possibile, cerca di capire se sui denti ci sono crepe, scheggiature o macchie strane sui denti. Prima si notano, prima si curano e più si allontana il rischio di dover fare grossi interventi sul dente.
Questo controllo che fai da solo è approssimativo e non dettagliato, ma importantissimo per un discorso di prevenzione. I tumori in bocca purtroppo esistono ma, se identificati subito, spesso sono guaribili.
Senza angoscia, appena vedi qualcosa che non va, telefona al tuo dentista per un controllo. Magari non è niente, ma questo te lo dirà lui.