Quando accompagnare i bambini alla prima visita dal dentista?

Quando accompagnare i bambini alla prima visita dal dentista?

Una delle domande che mi viene fatta più spesso dai neogenitori è “quando accompagnare i bambini alla prima visita dal dentista”. In effetti c’è molta disinformazione a riguardo e se ci si prova a confrontare con gli altri genitori, ognuno sembra avere la propria opinione corretta.

Eliminiamo ogni dubbio con l’articolo di oggi e diamo la risposta definitiva a questa domanda intricata.

Forse è troppo presto?

Sicuramente i denti da latte ci possono trarre in inganno, perché “tanto cadranno”. Questa però non può essere la risposta corretta, infatti anche i denti da latte si possono cariare, possono creare problemi, dolori e addirittura ascessi.

In America, l’indicazione è di fare la prima visita appena spunta il primo dentino, quindi stiamo parlando dei sei mesi di età. Il dentista infatti non si occupa soltanto di denti, ma della bocca in generale. In Italia purtroppo non è detto che tu riesca a trovare un dentista che visiti seriamente tuo figlio quando è ancora così piccolino.

Un consiglio che ti posso dare è di cominciare proprio dal tuo dentista di fiducia, chiedendogli se può fare un controllo al tuo bambino; in alternativa puoi farti raccomandare un dentista pediatrico in zona dal pediatra del tuo bambino o dai genitori di cui ti fidi.

Diciamo che, entro i due/tre anni, la prima visita deve essere fatta. A questa età il bimbo riesce a collaborare, ascoltare e seguire le poche cose che gli verranno chieste di fare. Quasi tutti i denti da latte sono usciti e il dentista riuscirà a fare una visita completa, chiacchierando con calma con i genitore, per capire le abitudini quotidiane e correggere quelle eventualmente scorrette. 

E se invece fosse troppo tardi?

Se tuo figlio ha già 6/8 anni e non è mai andato dal dentista, molto semplicemente portaglielo. Infatti non è mai troppo tardi per fare la prima visita, per vedere com’è la situazione generale della sua bocca, organizzare un piano di possibili cure con il dentista e iniziare a fare la tanto amata prevenzione con l’igienista 🙂

Non aspettare che tuo figlio abbia fastidio!

Purtroppo moltissime persone aspettano che ci sia qualche problema prima di presentarsi dal dentista. Questo approccio è tanto sbagliato per gli adulti quanto per i bambini.

Ipotizziamo che tuo figlio di 7 anni non sia mai stato dal dentista. Una sera comincia ad avere male a un dente. Lo mandi a letto con un po’ di antidolorifico. Si sveglia nel cuore della notte con un dolore insopportabile e non riesce più ad addormentarsi. Il giorno dopo salta la scuola per forza di cose e tu devi trovare urgentemente un dentista capace che visiti il tuo bambino il prima possibile.

Se tuo figlio associa la prima visita odontoiatrica al dolore, è la fine. In automatico penserà che dal dentista si sente fastidio, che il dentista è un dottore che ha a che fare con il dolore, e che non si può stare bene quando si va da lui.

Frase ovvia, ma sempre concreta: prevenire è meglio che curare.

La tattica migliore

Lavorando in uno studio che si occupa principalmente di piccoli pazienti, vi svelo una strategia sempre vincente: portare per la prima volta il bimbo dal dentista quando NON è il giorno del suo appuntamento.

La tattica migliore è sfruttare il fratello o la sorella maggiore, già abituati e tranquilli. Infatti, se tuo figlio vede che il fratellone affronta con serenità la temutissima visita dal dentista, capisce che in questo appuntamento non succede nulla di che. Vede com’è la sala d’attesa, vede che tutto lo staff è vestito in un certo modo, magari vede altri bimbi tranquilli che aspettano insieme a lui. Una volta che inizia l’appuntamento del fratello, vede la faccia del dentista, vede che la poltrona si può alzare e abbassare, vede che, nonostante ci siano degli estranei molto vicini alla bocca del fratello sdraiato, sia lui che i genitori sono molto tranquilli.

Questa per me è la tattica migliore, ma in effetti non sempre ci sono un fratello o una sorella maggiore, motivo per cui si può “sfruttare” un cugino o un amico più grande per questa buona causa.

Se noti qualcosa di particolare

In ogni caso, porta tuo figlio dal dentista appena noti qualcosa di particolare. Non deve essere per forza un fastidio percepito dal tuo bambino. Anche se non sei un dentista, puoi notare qualche piccola cosa che non va: denti particolarmente storti, un dente molto scuro, la strana posizione delle labbra o della lingua, l’impossibilità a rimuovere il ciuccio, la frequenza sfrenata con cui mangia zuccheri, una bollicina sulla gengiva, o la difficoltà ad allattare se è ancora neonato. 

Questo è un elenco che ti dà alcuni esempi d’indizi da far controllare al dentista pediatrico appena possibile.

Consiglio Bonus

Per finire, ecco un consiglio bonus, per rispondere alla domanda “quando accompagnare il bambino alla prima visita dal dentista”.

Prova, per quanto possibile, ad accompagnare il tuo bambino alla prima visita dal dentista in un giorno in cui tuo figlio stia bene: non portarlo per la prima volta dal dentista in un giorno in cui ha un fortissimo raffreddore, ha appena fatto il vaccino oppure se sono le otto di sera, con tutta la giornata alle spalle. Scegli un momento migliore, sia per te sia per lui, per vivere la prima visita dal dentista in tutta serenità 🙂

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Impara a guardarti la bocca allo specchio

Impara a guardarti la bocca allo specchio

Il dermatologo consiglia di controllare periodicamente i nei, anche a casa, per vedere se cambiano di forma, colore e dimensione. Io invece ti spiego come si fa a controllarsi da soli la bocca davanti allo specchio.

  • La cosa più importante è controllare che non ci siano asimmetrie da destra a sinistra e cambiamenti improvvisi. Questi sono da far controllare subito.
  • Tocca con le dita di entrambe le mani tutta la zona del collo, dietro alle orecchie e sotto al mento. Non ci devono essere rigonfiamenti e deve essere tutto simmetrico.
  • Apri la bocca e tira fuori la lingua. Guardala sopra, sotto, ai lati e dove si appoggia. Se c’è una patina bianca o marrone, prendi lo spazzolino e puliscila. Sulla lingua non ci devono essere macchie, rossori o zone gonfie.
  • Guance e labbra devono essere lisce, morbide e rosa sia all’esterno che all’interno. Tira le labbra e controlla che sia tutto omogeneo.
  • Le gengive devono essere belle rosa e non devono mai sanguinare. Le gengive sane non sanguinano, neanche quando passi il filo interdentale. Se sanguinano, è l’ora di fare una seduta di igiene professionale.
  • I denti (che siano veri o finti) non devono dondolare. In realtà tutti i denti hanno una leggera mobilità, simile a quando premi un’unghia sul tavolo: serve da ammortizzatore.
  • Per quanto possibile, cerca di capire se sui denti ci sono crepe, scheggiature o macchie strane sui denti. Prima si notano, prima si curano e più si allontana il rischio di dover fare grossi interventi sul dente.

Questo controllo che fai da solo è approssimativo e non dettagliato, ma importantissimo per un discorso di prevenzione. I tumori in bocca purtroppo esistono ma, se identificati subito, spesso sono guaribili.

Senza angoscia, appena vedi qualcosa che non va, telefona al tuo dentista per un controllo. Magari non è niente, ma questo te lo dirà lui.

photo credit: nora__ke

Cosa mangiare dopo essere stati dal dentista

Cosa mangiare dopo essere stati dal dentista

Estrazioni, impianti, sedute di igiene, controlli dell’apparecchio, sbiancamenti possono dare anche molto fastidio a denti e gengive. È una seccatura, ma cerchiamo di non allungarla: troviamo i cibi che velocizzano la guarigione e che non portino ad ulteriori fastidi.

Evita le spezie, soprattutto quelle piccanti. Aspetta che cibi molto caldi diventino un po’ più freddi prima di mangiarli, e non mangiare cose troppo croccanti. Quindi, evita tutto quello che crea ulteriore infiammazione.

Il primo giorno, è meglio preferire cibi morbidi, freddi e nutrienti, come il classico gelato, oppure uova, yogurt, minestre tiepide di verdure, macedonie di frutta, frullati, polpette e carne macinata.

Se hai fastidio solo in un punto, mangia dall’altra parte, perché la ferita e la zona in cui è stato fatto l’intervento (o dove ci sono i punti di sutura) non deve essere toccata e infastidita.

Se hai fatto l’igiene, hai tolto le macchie o hai fatto un trattamento sbiancante, evita per i primi giorni i cibi che macchiano: tè scuro, mirtilli, spezie, salsa di soia, liquirizia, pomodori, vino rosso e ovviamente il caffè.

photo credit: amaglianinaomi

Afte: che fare?

Afte: che fare?

Le afte sono piccole ulcere che compaiono in bocca. Di solito sono
rotonde o ovali, il contorno è un alone rosso e il centro è giallo o grigiastro.

Se ne hai mai avuta una in bocca, sai esattamente di cosa sto parlando, perché danno parecchio fastidio, come se bruciassero. La cosa positiva è che l’afta guarisce da sola in una decina di giorni e non lascia cicatrici.

L’unica cosa che si può fare è evitare che dia troppo fastidio. Per questo i prodotti che esistono in commercio sono gel protettivi

Prima di usare questi prodotti, cerca di asciugare l’afta il più possibile, magari con della carta assorbente. Applica il gel con un cottonfiock e rimani fermo per circa un minuto, così che il prodotto aderisca bene. A questo punto si è creato una sorta di cerotto, che riduce i fastidi. Cerca di non sciacquare o bere per un’ora, e ripeti se necessario.

Il prodotto non fa magie, ma protegge l’afta dalle irritazioni da cibo, masticazione e soprattutto dalla lingua, che ci batterebbe continuamente sopra.

photo credit: maaikefleuren

Come scegliere il dentifricio giusto

Come scegliere il dentifricio giusto

Esiste una quantità quasi infinita di dentifrici, che promettono tante cose diverse. Cerchiamo di capire se in realtà sono tutti uguali o se ognuno di questi ha davvero azioni specifiche e differenti.

Quello che è scritto sul tubetto del dentifricio, di solito è vero. Ma il dentifricio non guarisce nessun problema che c’è in bocca. Può comunque aiutare ad alleviare piccoli fastidi. Queste sono le principali categorie di dentifrici:

  • Remineralizzanti e contenenti fluoro. Questi sono i dentifrici che consiglio a tutti. Vanno a nutrire e riparare il dente nelle zone più indebolite, per questo sono detti anticarie. Ottimi sia per i bambini che per gli adulti.
  • Desensibilizzanti. Quando hai i denti che sentono il freddo, compra questo tipo di dentifricio. Aiutano a evitare che lo stimolo fastidioso arrivi al nervo del dente.
  • Disinfettanti. Sono i dentifrici che contengono la clorexidina, un ottimo antibatterico. Te li può consigliare il tuo dentista o igienista per un breve periodo, se hai le gengive molto infiammate. Si usano per periodi limitati, perché possono macchiare i denti di marrone.
  • Sbiancanti. Non cambiano il colore del dente. Riescono a togliere le macchie scure più superficiali grazie ai microgranuli oppure rendono il dente otticamente più bianco perché sono dentifrici blu.

Ricordati che sullo spazzolino serve pochissimo dentifricio. Le pubblicità fanno vedere che ne mettono una tonnellata, ma solo per scopi commerciali. È ovvio: più ne usi, più ne compri.

photo credit: jonathankash