- Nel 90% dei casi l’alito cattivo origina dalla bocca e in questo caso si parla di alitosi intraorale.
- Per combattere l’alitosi è fondamentale rimuovere il nutrimento ai batteri capaci di produrre composti maleodoranti.
- Con una buona igiene orale domiciliare quotidiana si riesce ad avere un alito fresco, a meno che non ci siano particolari condizioni come gengivite, carie, o grossi accumuli di tartaro.
- Abitudini come il fumo e l’eccessivo consumo di alcool causano un cattivo odore facile da identificare.
- I Greci combattevano l’alitosi masticando resine aromatiche, i Cinesi ricorrevano ai chiodi di garofano e nel Talmud, il testo sacro dell’ebraismo, l’alitosi era considerata un valido motivo per chiedere il divorzio.
- Il modo più pratico per sentire il proprio alito è leccare lentamente tre volte il polso, lasciar asciugare e poi annusare. Un cucchiaino di plastica grattato sulla lingua funziona ancora meglio.
- Il dorso della lingua ha una superficie ruvida, che rappresenta un habitat ideale per l’accumulo di residui alimentari, cellule morte e batteri che si nutrono di questi.
- Siamo particolarmente sensibili a questi odori e li riconosciamo come cattivi, probabilmente per un meccanismo evolutivo, che ci ha permesso di riconoscere i cibi andati a male.
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