Per molti è considerato estremamente estetico. Io, in quanto igienista dentale, lo considero estremamente dannoso.
Non voglio essere tragica, ma i piercing in bocca sono molto spesso associati al rischio di recessione gengivale, oltre che alle lesioni dello smalto. L’entità del danno dipende da diversi fattori, come la posizione, la forma, il materiale del piercing e l’abitudine a giocarci.
Più del 40% delle persone che portano il piercing alla lingua o al labbro, presentano recessioni gengivali. Questo significa che il materiale duro (plastica o metallo) che entra continuamente a contatto con le gengive, porta pian piano a un assottigliamento di questo tessuto molle gengivale. Se questa abrasione meccanica continua per più di sei mesi, può provocare un’erosione irreversibile delle gengive. Oltre ad essere un grosso problema estetico, perché si inizia a vedere la radice dei denti, può succedere che i denti diventino più sensibili al caldo e al freddo.
Inoltre il piercing al labbro quadruplica la probabilità di scheggiatura degli incisivi, mentre con il piercing alla lingua aumentano le fratture dei denti posteriori. Questi danni aumentano se si indossa il barbell, ovvero la stanghetta lunga con le sferette alle estremità.
A questo si aggiunge il rischio d’infezione: il piercing al labbro dovrebbe cicatrizzare in due o tre mesi, mentre quello alla lingua in circa quattro settimane. Se i tempi di guarigione si allungano, è meglio togliere il piercing, per evitare di tenere l’infezione in bocca per troppo tempo.
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